Consiglio dimissionario in massa. Alle urne in anticipo il 30 giugno per gli 804 farmacisti napoletani
Un appuntamento importante per gli 804 farmacisti che domenica 30 e lunedì primo luglio dovranno esprimere il proprio voto per le elezioni anticipate del consiglio e della presidenza di Federfarma Napoli per il triennio 2019-2022. Nicola Stabile, presidente di Federfarma Campania e candidato nella lista Farmacia Futura Napoletana (leader di farmacia Futura nazionale è Marco Cossolo), spiega che si è arrivati a questa decisione dopo le dimissioni in massa della maggioranza dei consiglieri e dei componenti dei collegi il cui mandato sarebbe scaduto a gennaio 2020.
Come mai, secondo lei, questa decisione da parte dei consiglieri?
Credo sia stato un mezzo per evitare un contraddittorio che stava prendendo sempre più consistenza in seno al Consiglio sulla necessità di avere una Federfarma più forte sul territorio. Ma vorrei aggiungere un particolare che mi ha amareggiato.
Dica
Il presidente Di Iorio lo scorso 7 giugno ha dato ai consiglieri 24 ore di tempo per ripensarci e tornare indietro sulla decisione. Per carità, dal punto di vista formale si è nel pieno della legalità. Tuttavia mi sarei aspettato un dibattito serrato sul futuro della nostra professione e non uno stratagemma tecnico-politico, soprattutto perché il Consiglio aveva la maggioranza.
Torniamo alla farmacia del futuro. Qual è la vostra posizione?
Pensiamo alla farmacia dei servizi, di cui tanto si sta discutendo, e che rappresenta una necessità ormai irrinunciabile. Un discorso che si può avviare solo con un sindacato forte, ben radicato e dotato di grande rappresentatività.
Finora non è stato così?
Un esempio arriva dai numeri e dalle performance delle iniziative nazionali e locali. Il Diaday ha avuto in Italia un’adesione del 39,86 per cento, a Napoli solo del 17%. Un gap non indifferente, dovuto al fatto che il sindacato non è riuscito a trasmettere alle farmacie l’importanza di questa manifestazione, che, tra l’altro, ha consentito di scoprire 4mila diabetici e 19mila pre diabetici ignari della malattia. Altro dato: Farmacia Italia, la struttura che è al fianco dei farmacisti indipendenti contro i grandi capitali, ha accolto 1800 farmacie in tutta Italia, ma solo 27 a Napoli, di cui ben 12 di Farmacia Futura. E’ un segnale evidente del distacco tra sindacato e farmacisti del territorio.
Dovuto a cosa, secondo lei?
Manca la comunicazione: è necessario dialogare con tutti sul nuovo ruolo del farmacista, come stavamo facendo in Consiglio, una figura importante che fa da collante tra medico e paziente. In questo contesto diventa rilevante il raccordo tra politica e territorio, altrimenti ne pagano tutti le conseguenza, a cominciare dal farmacista stesso. Il Governatore De Luca, per esempio, sta per accordare l’indennità di residenza alle farmacia rurali che sarà coniugata proprio con la farmacia dei servizi.Un risultato che abbiamo raggiunto grazie all'importanza che diamo ai rapporti con la pubblica amministrazione.
Che cosa prevede accadrà la prossima settimana?
Mettere a punto un programma in 15 giorni non è semplice. Ce la stiamo mettendo tutta per far comprendere ai colleghi le motivazioni che hanno portato una parte della categoria ad affrontare questa nuova sfida. Saremo ancora più espliciti il prossimo 26 giugno, quando all’Hotel Parker (ore 21) incontreremo i farmacisti per presentare la nostra squadra che avrà il compito non facile di governare il cambiamento per una nuova farmacia, moderna, al passo con i tempi e al servizio della sanità e del cittadino.
Insomma, una farmacia che sarà sempre più vicina al paziente?
Certo. Le faccio un esempio: un nostro collega sta avviando la presa in carico del paziente diabetico che sta dando risultati stupefacenti. Basti pensare che l’aderenza alla terapia è superiore al 90%. Ma i farmacisti per raggiungere questi obiettivi devono avere alle spalle una Federfarma forte, coesa e produttiva.
Silvio Campione
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